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L’acqua per i neonati

Per il bambino, ed in particolare per il neonato, il fabbisogno idrico giornaliero risulta molto più elevato rispetto all’adulto, in rapporto al peso corporeo.

Di quanta acqua ha bisogno il neonato?

Bere la giusta quantità di acqua è fondamentale per mantenere in salute e in efficienza il nostro organismo. Una raccomandazione tanto importante quanto ovvia visto che l’acqua è il principale costituente del nostro corpo ed interviene in numerosi processi indispensabili alla vita umana.

Per il bambino, ed in particolare per il neonato, un corretto apporto di liquidi assume una valenza ancora più importante. Infatti, a causa delle differenze anatomiche e fisiologiche, il fabbisogno idrico giornaliero del lattante risulta molto più elevato rispetto all’adulto, in rapporto al peso corporeo.

 

Differenti sono le ragioni:

  • l’acqua svolge un ruolo essenziale nello sviluppo dell’organismo, che nel neonato è in più rapida crescita rispetto alle età successive;
  • l’elevato rapporto superficie/volume del corpo di un neonato si traduce in una elevata capacità di scambio di calore con l’esterno;
  • il metabolismo accelerato rispetto all’adulto richiede un turnover di liquidi proporzionalmente più elevato e rapido.

Nell’età infantile la maggior parte dell’acqua viene tuttavia assunta per allattamento e con la preparazione del latte formulato, della farina lattea e delle pappe. Recenti studi indicano che l’Italia è tra i maggiori consumatori di latte in polvere, infatti il 90% delle mamme allatta esclusivamente al seno subito dopo la nascita, ma tale percentuale diminuisce rapidamente e si assesta sul 10% a 6 mesi dalla nascita.

Nei primi mesi il neonato/lattante dovrebbe assumere solo latte materno, e in questo caso non sono necessari altri liquidi. Dal 5/6 mese 30-40 ml di acqua, soprattutto durante i pasti, sono la quantità ottimale per idratarlo correttamente.

 

Quale acqua utilizzare per l’alimentazione del neonato?

La quasi totalità delle mamme italiane fa uso di prodotti formulati per l’alimentazione del proprio bambino, un fenomeno rilevante che sposta inevitabilmente l’attenzione sulla qualità dell’acqua da utilizzare per la loro preparazione. Non tutte le acque infatti sono idonee per l’alimentazione del neonato e del lattante.

Alcuni inquinanti normalmente presenti nell’acqua, seppur nei limiti di legge, sono considerati dannosi per la salute umana e in particolare per i bambini. Molta attenzione va posta ai seguenti parametri: nitrati, fluoro, THM (tralometani), carica batterica e residuo fisso. Alcune di queste sostanze dovrebbero essere assenti, altre presenti ma in concentrazioni estremamente modeste.

Di seguito una tabella riassuntiva:

ipologia PRO CONTRO
Acqua del
rubinetto
– nessun costo aggiuntivo – necessità di far bollire l’acqua per possibile carica
batterica al punto di erogazione;
– caratteristiche di composizione diverse da città in
città;
– possibile presenza di sostanze indesiderabili rilasciate
dal tratto di distribuzione domestico
Acqua minerale
in bottiglia
– i marchi che riportano in etichetta l’immagine del
neonato hanno caratteristiche saline idonee;
– non è richiesta la bollitura
– comodità perché pronta all’uso
– possibile presenza di contaminanti rilasciati dalla
bottiglia in plastica;
– acquisto, trasporto e stoccaggio
– impatto ambientale
Acqua del
rubinetto trattata
– qualità elevata: leggerezza, assenza di contaminanti
e sicurezza microbiologica;
– non è richiesta la bollitura
– comodità perché pronta all’uso
– manutenzione
periodica dell’impianto

 

Le mamme si affidano, come giusto, ai consigli del pediatra, che si limita però in genere a suggerire una tipologia o una marca di acqua in bottiglia oppure l’uso dell’acqua del rubinetto bollita. In realtà ci sono alternative e la scelta va fatta con criterio, senza pregiudizi, al fine di poter garantire la migliore soluzione per il proprio bambino.

L’acqua del rubinetto non è la più indicata allo scopo. Le acque in bottiglia, in particolare quelle marche che riportano in etichetta l’immagine del neonato, soddisfano la qualità ma possono presentare altre criticità, dovute essenzialmente al rilascio di sostanze tossiche da parte della bottiglia in plastica a seguito di cattive e prolungate condizioni di stoccaggio.

Con i moderni trattamenti al punto d’uso invece, l’acqua del rubinetto può raggiungere un livello qualitativo tale da soddisfare egregiamente le migliori caratteristiche previste per l’alimentazione del neonato: leggerezza, assenza di contaminanti e sicurezza microbiologica. Un sistema Carbon Block in serie ad una membrana per ultrafiltrazione MediSulfone®UF garantisce un’acqua di elevata qualità e microbiologicamente sicura, mentre con un impianto ad osmosi inversa è possibile ridurre anche il contenuto salino ed eliminare gli inquinanti più difficili.

Le varie tipologie di acqua prese in considerazione sono tutte potabili, quindi nessuna di esse presenta pericoli diretti per la salute del neonato, tuttavia le differenze qualitative ci sono e vanno valutate. Rivolgersi ad un’azienda qualificata per l’acquisto, l’installazione e la manutenzione di un impianto professionale garantisce acqua sicura e di qualità in casa propria, ideale per il neonato e tutta la famiglia.

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